[vc_row][vc_column][vc_column_text]Questo il nuovo “payoff”, cioè il “motto” del Centro Gulliver, frutto di un lavoro corale, durato due anni. a compimento del Progetto Sole. E’ stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 4 dicembre 2020.
“Il Gulliver non sarà più riconoscibile solo come la “comunità che cura” perché il Gulliver, attento alle nuove emergenze indotte dal coronavirus, è ora, e lo sarà ancora di più nell’immediato futuro, anche il luogo “dove la fragilità diventa forza”.
Saremo sempre attenti, come in passato e se possibile ancora più oggi, alla cura delle persone meno fortunate ma d’ora in avanti la nostra azione sarà rivolta anche e soprattutto ai giovani, a chi la pandemia ha brutalmente sottratto la primavera dei primi anni di vita, la gioiosità della scuola, la compagnia degli amici, la socializzazione dello sport, spesso confinandoli in spazi ristretti e non sempre favoriti dalla possibilità di usufruire dei vantaggi comunicazionali di internet.
Sarà, quindi, incentivata l’opera di formazione e prevenzione; potenzieremo l’azione del Consultorio, l’ascolto dei giovani, dei genitori, delle famiglie, senza minimamente snaturare l’identità e la missione tipica del Gulliver e del Progetto Uomo. […]” [dalla lettera del Presidente dott. Emilio Curtò ai dipendenti e collaboratori][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][boc_button btn_content=”Leggi la lettera del Presidente” href=”https://www.centrogulliver.it/wp-content/uploads/2020/12/lettera-dipendenti-e-collaboratori-dic-2020.pdf” color=”btn_blue”][/vc_column][/vc_row]