Pubblichiamo la lettera del Presidente Curtò al Direttore Responsabile della Prealpina, pubblicata venerdì 16 febbraio su “La Prealpina”.
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Illustre Direttore,
le chiedo ospitalità a nome del Centro Gulliver di Varese per intervenire – interessatamente, lo ammetto – nel dibattito sull’uso a cui destinare l’ex Stazione del Tram di viale Aguggiari di Varese.
Il Gulliver da anni si occupa di agricoltura per il reinserimento sociale di lavoratori svantaggiati e di ospiti delle proprie comunità giunti alla fine del percorso terapeutico e nella sua missione ha, tra l’altro, la cura non solo delle persone ma anche dei luoghi, come insegnano la ristrutturazione, nel 2008, della Cascina Tagliata di Bregazzana – vero e proprio gioiello incastonato nel Parco Campo dei Fiori – e il risanamento dell’Isolino di Virginia – altro gioiello del nostro territorio, nel lago di Varese – di cui ha avuto la gestione sino al 2022.
Nel febbraio 2021, perciò, forte delle proprie competenze e della propria storia, il Gulliver aveva chiesto all’Agenzia del Demanio della Regione Lombardia – che ha in gestione l’edificio – la concessione in uso dell’ex Stazione del Tram, per destinarla alla coltivazione di prodotti agricoli secondo il metodo biologico ed a un laboratorio di trasformazione dei medesimi prodotti, oltre che a scuola di agricoltura e di cucina povera, aperta al territorio.
Un punto vendita in città con uno spazio di coltivazione in loco. Produzione, vendita e inserimento lavorativo per gli ospiti delle Comunità Terapeutiche. Quel luogo, su una superficie complessiva di circa 2.000 metri quadrati, ben si presta alla realizzazione di coltivazioni sostenibili e vendita a “metro zero”. Il progetto sarebbe gestito dalla cooperativa Homo Faber, nostra convenzionata, che impiega lavoratori svantaggiati, ma anche nostri ospiti che potrebbero così svolgere un’attività sana e utile.
Oggi tale obiettivo è ancora più facilmente raggiungibile in considerazione del fatto che la più recente normativa consente a che immobili di proprietà di enti pubblici possano essere destinati a enti del terzo settore.
Il Gulliver è abituato a operare lontano dal clamore mediatico, ma ritiene ora di fare sentire la sua voce nella convinzione di svolgere un servizio di alto valore sociale e di essere quindi, meritevole di candidarsi alla assegnazione della stazione dismessa della vecchia tramvia cittadina.
A me sembra che l’uso proposto sia assolutamente coerente e adeguato al valore e all’importanza della ex Stazione del Tram, perché consentirebbe di conciliare la cura del bello con la funzione sociale del bene, attraverso la ristrutturazione dell’edificio e la bonifica del circostante terreno con la piantumazione di alberi e con la coltivazione di prodotti di bio-agricoltura. Questa iniziativa ci consentirebbe di aprirci ulteriormente al territorio – scuole in primis – offrendo un’opportunità in più al nostro lavoro di agricoltura sociale, con percorsi di inserimento lavorativo più strutturati.
Grazie, un caro saluto
Emilio Curtò
Presidente del Centro Gulliver