[vc_row][vc_column][vc_column_text]Finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, il progetto ha visto il Centro Gulliver come capofila con diverse azioni rivolte ad adolescenti e volontari delle associazioni per ripartire insieme
Si è concluso con la presentazione di un lavoro teatrale il progetto ReStart, avviato circa un anno fa al Centro Gulliver con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto (Bando n 5/2020 – Interventi Sociali 2020 con fondi territoriali assegnati da Fondazione Cariplo). Tante le azioni proposte in questi mesi per “ripartire insieme” dopo l’emergenza Covid, dedicate agli adolescenti, ma anche ai volontari delle associazioni del territorio.
UN LABORATORIO DI TEATRO PER ADOLESCENTI
Si è concretizzato in una clip video il lavoro conclusivo del laboratorio di teatro che ha tenuto impegnato, in questi mesi, un gruppo di adolescenti del territorio, con la guida della regista Valentina Maselli. Ci racconta: “Abbiamo lavorato su un testo di Stefano Benni “Il Carnevale degli insetti” dove con ironia e gioco abbiamo messo in scena il punto di vista dei più deboli. Una grande metafora del periodo che stiamo vivendo. È stato un percorso liberatorio: abbiamo avuto l’opportunità di provare sempre all’aperto (complice anche la bella stagione e gli spazi concessi all’interno dell’Ippodromo) e senza mascherina. Quasi un “luogo magico” dove, per qualche ora, i ragazzi hanno potuto vivere insieme qualcosa di bello, senza sentire la pesantezza del momento che stiamo attraversando. Il Covid? Per loro quasi un argomento tabù, come se non ne volessero più sentir parlare. Più che una rielaborazione del vissuto, una vera e propria liberazione.”
Per tanti è stata la prima volta, come sottolinea Aurora “è stata una nuova esperienza che mi ricorderò. Mi sono molto divertita e ho fatto nuove conoscenze.”
A MAGGIO UN PERCORSO PER I MATURANDI…
Un altro momento dedicato agli adolescenti è stato il “Gruppo maturandi”, un percorso per accompagnare i ragazzi delle scuole del territorio in un momento cruciale della loro vita, reso ancora più critico dall’incertezza determinata dalla pandemia. “È stata una buona occasione di confronto – ci racconta Cristina Lo Mele, psicologa e psicoterapeuta del Centro Gulliver – abbiamo proposto parecchie attività interattive e ne è nata una fruttuosa condivisione di esperienze, favorita anche dal piccolo gruppo. Una preziosa opportunità per fermarsi a riflettere sull’anno scolastico trascorso e per mettere in comune i propri vissuti nei confronti della maturità, importante rito di passaggio verso la vita adulta”.
Durante tutto il progetto il Consultorio Familia Forum ha lavorato per offrire ad adolescenti e giovani adulti colloqui psicologici di supporto, dedicati a riconoscere, rielaborare e gestire le varie forme di disagio psicofisico dovute al Covid-19.
DUE PERCORSI PER I VOLONTARI DELLE ASSOCIAZIONI: RIELABORARE I VISSUTI…
Oltre ai più giovani, all’interno del progetto ReStart sono state attivate anche due iniziative per i volontari delle associazioni del territorio.
La prima “Ripartiamo da noi”, uno spazio per elaborare i vissuti emotivi emersi durante il periodo di pandemia e scoprire nuove risorse psicologiche per ripartire insieme più consapevoli e forti di prima. Un “re-start” verso un incarico che richiederà competenze emotive e “tecniche” nuove, anche per fronteggiare eventuali future sfide. “Davvero una bella esperienza – evidenziano Gianmarco Simeoni e Myriam Pinotti, i professionisti del Gulliver che hanno condotto gli incontri. “Abbiamo lavorato con due piccoli gruppi: questo si è dimostrato da subito un vantaggio perché ha permesso alle persone di aprirsi maggiormente e si è creato un clima intimo di condivisione. Ovviamente, in presenza, sarebbe stata un’altra cosa, ma ci siamo reinventati anche in modalità online, proponendo diverse attivazioni multimediali per coinvolgere i volontari”. Volontari che hanno espresso tutta la loro soddisfazione per un percorso utile e stimolante.
…UNO SPORTELLO DI SUPPORTO DIGITALE
La seconda è stata poi una proposta per migliorare le proprie competenze informatiche attraverso l’attivazione di uno sportello di “digital support” per associazioni e volontari, per riprogettare momenti di gruppo e individuali nella relazione di aiuto. “Sono una psicologa tirocinante – racconta Elisa – e quando sono venuta a conoscenza di quest’iniziativa, l’ho colta subito “al volo”. Davvero una grande opportunità per me, soprattutto per il percorso formativo one to one con il docente, cucito sulle mie esigenze. Ho seguito 5 ore di formazione personalizzata con sessioni da un’ora, dove ho potuto approfondire davvero quello che mi interessava, con domande e pratica sul campo. Anche la modalità – online – è stata molto utile per conciliare gli impegni di vita personale e vita lavorativa.”
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