Alleati contro violenza di genere, bullismo e cyberbullismo.
Una conferenza stampa al Salone Estense per presentare la collaborazione tra la cooperativa sociale Centro Gulliver e Amico Fragile ODV. Due storie e due esperienze realmente al servizio del territorio.
È ufficiale. Gulliver e Amico Fragile inaugurano un nuovo servizio di accompagnamento e riabilitazione per vittime di violenza, di bullismo e cyberbullismo. Appuntamento per tutti giovedì 26 gennaio alle 10:30, alla presenza delle principali autorità cittadine e del mondo dell’associazionismo. Una conferenza stampa al Salone Estense del Comune di Varese durante la quale verrà firmato il protocollo di intesa. “Siamo molto soddisfatti di questa nuova collaborazione – racconta Emilio Curtò, il presidente del Centro Gulliver. Desideriamo unire le forze per essere sempre più vicini al territorio e rispondere insieme ad un bisogno molto sentito, mettendo in campo le nostre diverse professionalità. Andremo a lavorare per riabilitare le risorse delle persone vittime di violenza in generale. Questo in linea con il nostro lavoro di prevenzione del disagio giovanile. All’incontro in Comune abbiamo invitato le tante realtà del territorio che hanno a cuore le giovani generazioni e le donne vittime di violenza.”
IL NUOVO SERVIZIO
Al Gulliver i locali sono pronti. Imbiancati di fresco e arredati. Pronti ad accogliere il nuovo servizio che partirà il 1 di febbraio e avrà l’obiettivo di attivare percorsi riabilitativi psico – affettivi, percorsi di accompagnamento legale e di autonomia economica. “Sosterremo le persone che ci contatteranno – ci dice Liliana Colombo, presidente di Amico Fragile. Avremo un’équipe multidisciplinare: ci saranno uno psicologo, uno psicoterapeuta, un avvocato, un medico legale, un consulente del lavoro, un educatore, un assistente sociale. Stiamo attivando anche appartamenti monofamiliari da dedicare alla ricollocazione abitativa temporanea.
Vorremmo studiare percorsi di supporto personalizzati e mirati, attraverso la sinergia dei diversi professionisti presenti”.
Nella proposta le due realtà varesine hanno pensato anche di inserire una formazione specifica in ambito psicologico, medico-legale e legale per gli operatori sul campo. In chiave di prevenzione verranno poi attivati dei laboratori specifici all’interno delle scuole secondarie di Varese.
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